Un ricordo che mi emoziona..


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Squadra vincente non si cambia, così, sicure di questo principio io e la mia amica Psicologa ci siamo imbarcate nella seconda prova “concerto Jovanotti “ con i nostri bimbi, sicure che, dopo aver fatto Vasco Rossi a San Siro, sarebbe stata una passeggiata di salute, o almeno si pensava.
Presi i biglietti, tutto deciso, ultima data dei concerti nei palazzetti, destinazione Firenze, quindi tutto molto più semplice rispetto a Milano e alla stadio immenso.
Si susseguono un paio di telefonate per organizzare il ritrovo, perché lo sapete che noi mamme ne dobbiamo fare 1200 al giorno, quindi c’era da sistemare scuola e soprattutto gli altri figli. La Psicologa “parto a quest’ora, no aspetto devo portare lei di qua” io “poi lui arriva di la, no poi però è tardi c’è traffico, c’è la tramvia, c’è pitti, c’è l’asino che vola e la fine del mondo…” insomma alla fine il mio compagno mosso a compassione ci ha detto “vi accompagno io”.
Quindi stile gita scolastica siamo state scaricate davanti al Mandela Forum, soltanto che mancavano ancora circa 3 ore e i nostri bimbi è risaputo che non sono proprio la tranquillità fatta persona, parevano due Gremlis impazziti da come erano eccitati.
Mentre si rincorrevano non curanti di niente il figlio della Psicologa si para davanti a me e camminando all’indietro mi dice “ mamma di Tommaso scusa sai ma Tommy è proprio ubriaco” ecco nel momento in cui pronuncia l’ultima sillaba si volta di scatto e BANG craniata colossale su un albero centenario! Inutile dire che io e la Psicologa da brave mamme come prima cosa ci siamo messe a ridere, Tommy pure e così dopo qualche istante ci rendiamo conto che il povero Leo si tiene la fronte e ripete “ohi ohi che botta“, ma noi rassicuriamo il bimbo, non è successo nulla, nessun graffio, l’albero di sicuro avrà avuto una crepa all’interno, ma noi non ci siamo scomposti e siamo andate avanti.
Abbiamo ritenuto opportuno visto la tremenda ondata di freddo che era arrivata di entrare in un bar, come mi ha detto la Psicologa “ almeno facciamo stare i bimbi al caldo “ certo penso io e lei mi dice “ andiamo dal Badiani a prendere il gelato” … ed io penso certo mica vorrai prendere una cioccolata con due gradi sottozero!
Conclusa questa parentesi “calda” ci rimettiamo a passeggiare e per l’ennesima volta prima Tommy poi il Leo e poi la Psicologa mi chiedono “ ma il concerto dove è “ io esasperata rispondo “ laaaaaa al palazzetto “ la Psicologa perplessa mi dice “ mah non mi ritrovo tanto… mmmm come si chiama” ed io ormai vicino al congelamento ripeto “al palazzetto al Mandela forum” e lei con sorriso trionfante mi dice “ ah ecco… non siamo al Saschall?” ed io “ eh no..”
Agile come gazzelle ci accaparriamo 4 panini e 4 bottiglie d’acqua e continuando a chiacchiere senza sosta (mentre i due esagitati saltavano e correvano) arriviamo di fronte al Mandela Forum.
Decidiamo sempre per la sosta “canino” cioè arrivate in un punto sicuro dove non ci sono auto diamo il via libera alla corsa sfrenata dei bimbi, che poi io mi chiedo ma cosa ci troveranno di divertente a correre… mah… io dopo 3 minuti di pedana in palestra rischio l’infarto, comunque si sa i bimbi son così.
Entriamo dentro troviamo i posti e ci posizioniamo, cominciano a scorrere immagini sul grande schermo dei prossimi concerti, la Psicologa drizza le orecchie quando dico “Gianna Nannini al Mandela forum” lei felice “ wow si Gianna Nannini.. ma … dov’è il Mandela Forum??” volevo buttarmi di sotto dalla tribuna ma mi sono limitata ad un “ dove siamo noi ADESSO”.
I bimbi gagliardi reggono alla grande, mangiano bevono, poi comincia la smania del “quando inizia” e tu vorresti andare dietro le quinte e dire “ vi prego vi scongiuro cominciate subito, mi offro volontaria di portare Jovanotti in braccio sul palco purchè inizi subito il concerto”.
Niente da fare… passa il tempo… poi le luci si abbassano e finalmente tutta la band monta sul palco! Si balla e si canta si batte le mani, Jovanotti dedica la canzone “Ragazza magica” alla sua compagna presente al concerto la Psicologa con gli occhi a cuore stile Hello Spank mi guarda “ che emozione vero? Che bello… deve essere qua a sedere, deve essere sicuramente li a sedere nella tribuna vip” io la guardo le dico “quella è la tribuna per i disabili veramente” vabbè sarà a sedere dove vuole.
Sul maxischermo appare una serie di immagini, un fumettista che disegna un piccola storia, alla fine appare la scritta “dedicato a…” e un nome
La Psicologa mi guarda “ chi è?” ed io che sono nel periodo più ottimista della mia vita rispondo “sicuramente uno morto” lei mi guarda sconvolta “ no oddio perché” iniziamo un botta e risposta su chi sia e alla fine guardo su internet, svelato il mistero, è il nome del fumettista e la psicologa mi guarda allarmata “ è vivo???” ed io “ ma per ora par di si”.
Ed eccoci al punto zero, il punto in cui i bimbi cominciano a vacillare, quando si susseguono canzoni che non conoscono, il Leo guarda sua mamma che mossa a compassione gli passa il nintendo ( ci siamo evoluti dal topolino di San Siro letto con una lucina microscopica)
Mentre tutti ci alziamo in piedi a cantare “tensione evolutiva” il Leo tranquillo e serafico avanza di livello nel suo videogioco, imperturbabile.
Arrivano i ringraziamenti… parecchi.. capirai dopo 50 date ce ne sono di persone da ringraziare, la Psicologa che la sa’ lunga mi dice “non sarebbe mica male uscire prima degli altri, anche solo 5 minuti per evitare la ressa”
Avverto il mio compagno che mi dice “ guarda sono già fuori nel punto dove vi ho lasciato”. Tommy non si arrende, vuole aspettare la fine, Jovanotti non ha fatto una canzone che adora, ci guarda con occhioni tristi “ ma non l’ha cantata mamma” ed io “ Tommy non può fare tutte le canzoni tutte le volte “ e lui “ eh lo so… ma almeno quella che mi piaceva!!” come dargli torto!
Usciamo dalla tribuna ci guardiamo guardinghe cercando di capire dove andare, il Leo deciso apre un maniglione antipanico e noi gli andiamo dietro (certo, vuoi non seguire un bimbo di 8 anni??), siamo fuori… ma dove? Si cammina perplesse, i bimbi ciondolano hanno sete hanno sonno e scappa la pipì ( no forse la pipì solo a noi grandi) mentre si cammina con loro che ci seguono tipo “dispersi nel deserto” decido di agire, chiamo il mio compagno che mi dice “ perché siete uscite da dietro??” Dietro??? Mi chiede conferma “ Sei vicino a…. Sei in Via…??” io ripeto ad alta voce e guardo la psicologa ed entrambe abbiamo quell’espressione da “ ma che lingua parla??” lui povero rassegnato dopo un lungo silenzio mi dice “ State fermi dove siete vengo io a prendervi” e la Psicologa stupita mi dice “ ha capito lui dove siamo prima di noi… mah… che vorrà dire???”
Missione compiuta, tornate a casa trionfanti e contente, quando si tratta di concerti con i bimbi siamo “il più grande spettacolo dopo il Big Bang”.

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