Solo oggi, a quasi un anno dalla nascita del blog, mi rendo conto di non avere mai parlato di uno degli argomenti che più mi sta a cuore: quanto sia importante donare il cordone ombelicale del proprio bimbo. Oggi lo sento più che mai, perché oggi una bimba a cui voglio bene verrà salvata dal cordone donato dalla generosità della mamma di un bimbo appena nato. E lo voglio dire a tutti in modo che non resti solo teoria.
Mi ricordo ancora al corso pre-parto: ci fecero una bella preparazione relativamente alla donazione. L’unico ostacolo è che bisogna non avere grossi difetti genetici per fare la donazione. Ad esempio, io per tante mie piccole ‘deficienze’ (su cui non mi dilungo) non rientravo in questi parametri, e quindi non avrei potuto fare la donazione. La mia decisione si è quindi spostata sulla conservazione: spendendo di tasca mia, ho fatto la conservazione delle cellule staminali del mio bambino.
Per molte mamme l’uso che ne viene fatto è poco chiaro. Per altre si tratta di teorie scientifiche. Per altre ancora non so…
Quello che so è che serve. Serve a tanti bambini che nell’infanzia possono sviluppare malattie legate in qualche modo alle cellule del sangue.
Conosco un bimbo a cui i genitori non hanno conservato le cellule del cordone e che ancora non ne ha trovato di compatibili per guarire.
Quello che ti dicono al corso pre-parto è che spesso se lo doni il giorno che ti potrebbe essere utile lo ritroverai. In realtà si spera che non ti debba mai servire ma che possa servire a qualcuno che lo sta aspettando. E’ così che avviene il miracolo.
Mamme ricordate: se lo donate…fate del bene ai bimbi che stanno aspettando una speranza. Se lo conservate, potreste fare del bene al vostro (anche se si spera che non ce ne sia mai bisogno).
Mamme in gravidanza, voi potete.
E’ un po’ come mettere al mondo 2 figli…
Per saperne di più.
Contatti per la conservazione:
Bioscience Institute
E’ giusto quello che dici, ma è importante anche aggiungere, per informare completamente sull’argomento, che ci sono dei benefici legati al taglio tardivo del cordone ombelicale. I vantaggi per il neonato sono due:
– il rispetto dell’adattamento fisiologico, visto che continuerebbe a ricevere sangue placentare ricco di ossigeno nei momenti immediatamente successivi alla nascita, mentre inizia a sperimentare la respirazione polmonare
– un minor rischio di sviluppare anemia.
La donazione è un gesto importante e altruistico, ma spesso i genitori non sono a conoscenza del fatto che per poter donare le cellule staminali, il taglio del cordone deve avvenire nell’immediato e quindi il proprio bambino non può avvalersi dei vantaggi che porta invece il taglio ritardato (si parla di aspettare solo pochi secondi in più).
Credo che ognuno dovrebbe fare certe scelte in maniera consapevole, ottenendo una informazione completa.
Verissimo. Per completezza di informazione allora va anche detto che per cercare di conciliare questi due aspetti (vantaggi per il bambino dal clampaggio tardivo, vantaggi per la donazione dal clampaggio precoce), la linea guida italiana sul prelievo del sangue cordonale del Ministero della Salute raccomanda di non eseguire il clampaggio del cordone prima che sia passato almeno 1 minuto dal parto.
La donazione del cordone ombelicale nasce dalla necessità di aumentare le possibilità di trapianto nei pazienti in età pediatrica affetti da malattie emato-oncologiche.
Dal cordone ombelicale e’ possibile prelevare il sangue placentare ricco di cellule staminali, identiche a quelle contenute nel midollo osseo, da utilizzare allo scopo di trapianto a beneficio dei bambini.
Il principale vantaggio dell’impiego di staminali placentari è legato alla pronta disponibilità delle cellule da trapiantare, mentre per disporre di una donazione di midollo osseo, se il donatore viene selezionato attraverso il registro internazionale, sono necessari mediamente 5-6 mesi. Utilizzando invece il sangue placentare, la donazione compatibile può essere disponibile in breve tempo. Questo vantaggio temporale è molto importante perché vi sono pazienti che manifestano una ricaduta della malattia nell’attesa di reperire un donatore di midollo compatibile con conseguente peggioramento della prognosi. Oltre a ciò, è importante evidenziare i vantaggi di tipo biologico legati principalmente alla immaturità immunologia delle cellule emopoietiche di origine placentare e alla loro purezza microbiologica che riducono una temibile complicanza del trapianto di midollo, spesso fatale, denominata “malattia da trapianto contro l’ospite”. Nei soggetti trapiantati con sangue placentare tale complicanza è ridotta a circa la metà rispetto a quanto riscontrato nei riceventi di midollo osseo.
(Approfondisci su: http://www.comune.modena.it/informafamiglie/informazioni/prima-e-dopo-la-nascita/la-donazione-del-sangue-cordonale)
Il sangue del cordone ombelicale donato presso le Banche pubbliche offre già nuove opportunità di cura e tante potenziali applicazioni nella medicina rigenerativa.
In tutto il mondo l’incidenza della leucemia nelle sue varie espressioni cliniche è in continuo aumento. L’Italia, tra l’altro, nell’ambito dei paesi occidentali, vanta il poco invidiabile primo posto nell’incidenza della malattia con 10-12 nuovi casi all’anno ogni 100 mila abitanti. Nel complesso, circa 500 di questi riguardano bambini al di sotto dei 14 anni. Per alcuni casi la guarigione dipende dalla tempestività con la quale viene effettuato il trapianto di midollo osseo, che permette al paziente – attraverso l’infusione di cellule staminali emopoietiche – la possibilità di produrre sangue sano.
Generalmente, per un paziente in attesa di trapianto la probabilità di reperire un donatore compatibile in ambito familiare è pari al 25% circa. Del restante 75%, solo il 35% riesce a reperire un donatore compatibile nei Registri Internazionali di midollo osseo (circa 9 milioni di unità).
La buona notizia è che tutti coloro che non disponessero di donatore di midollo osseo compatibile e, soprattutto, non potessero permettersi di attendere i tempi della ricerca (circa 6 mesi), troveranno un’alternativa altrettanto efficace e sicura: il sangue da cordone ombelicale.
(Fonte: http://www.adisco.it/ricerca.html)