“Son tutte belle le mamme del mondo…” recitava una famosa filastrocca, ecco, questo dovrebbe essere l’unica cosa che una neo mamma dovrebbe sentire.
Perdonate la mia sincerità, se volete anche la mia inesperienza (sono mamma da 7 anni, di due bimbi) ma francamente son stufa e anche dispiaciuta.
Dispiaciuta di sentire il racconto di amiche che si sono sentite “diverse” perché non hanno allattato, perché non avevano abbastanza latte, perché il loro bimbo non ne voleva sapere del latte e voleva il cappuccino… qualsiasi cosa sia… non è giusto che una donna si debba sentire diversa per questo.
Ok l’allattamento al seno è la miglior cosa, ok fa bene a mamma e bimbo, ok è la cosa più naturale del mondo… ma se una donna per una serie di problemi e contingenze non riesce a farlo deve essere una reietta della società additata dalle mamme allattatrici con un “ nooooooooo come non hai allattato???? “ e via che si parte con la serie infinita di
– “ hai provato a bere molta acqua? “ ( una mia amica praticamente ha svuotato una diga …povera stella )
– “ prendi pane inzuppato nel vino e basta …colazione pranzo e cena “ ( se una è astemia finisce in coma etilico praticamente )
– “ prendi le pasticche più latte “
– “prendi le bustine latte più”
– “ bevi la birra “
– tirati il latte
– per l’amor del cielo NON ti tirare il latte
– attacca il bimbo di continuo
– non attaccarlo sempre.. .aspetta ( cosa???? Che maggio venga??? )
– “ attenta a quei cibi “
– “ mangia a quintali di “questi” cibi “
– riposati
– muoviti
– dormi
– non oziare
– esci
– non ti stancare troppo
Garantisco che potrei continuare ancora ancora e ancora, sapete quale è la cosa buffa? Che le donne, le mamme, pur di riuscire in questa impresa che è “l’allattamento“ le provano tutte, TUTTE, se poi nessuna di queste cose funziona scatta l’avvilimento, il sentirsi “mamma di serie B “ ed è qui che io mi arrabbio, mi arrabbio tanto. Secondo me l’unica e ripeto l’unica cosa fondamentale per un bimbo è l’amore incondizionato della madre, grazie a quell’amore il bimbo può superare tutto, compreso il fatto di avere un biberon invece di prendere il latte dal seno della mamma.
Al secondo parto in ospedale ho avuto la fortuna di conoscere una donna fantastica, anche lei al secondo parto. Per gravi problemi di salute per lei la gravidanza con tutto lo sconvolgimento ormonale che ne consegue era già un rischio, ma l’ha affrontata spavaldamente grazie a dottori e medicine, di allattare nemmeno a parlarne, non ha potuto nemmeno attaccarlo come tutte noi facciamo appena nato, mi ricordo che aveva una lista di medicine da prendere che pareva una lista della spesa. Sorridente, allegra, il suo bimbo ha preso fin da subito il biberon, mentre ero il ho conosciuto anche il figlio più grande, splendido.
Che sia un problema di salute, o altro, e le motivazioni posso essere infinite, non vi crucciate, non vi avvilite, siate serene………è questo l’importante.
Condivido. Io non ho avuto questo problema ma sentivo comunque il fiato sul collo.
Allattare può essere complicato e faticoso. Soprattutto all’inizio richiede determinazione, pazienza e dedizione. E purtroppo nelle strutture ospedaliere non si trova sempre personale preparato e competente. Capita invece di trovare persone che lavorano solo per lo stipendio, che non si dedicano con passione al proprio lavoro. E quindi non hanno voglia di seguire una neo mamma impreparata e bisognosa di sostegno. Per questo è fondamentale non fidarsi del primo che ti dice che non hai latte e che devi dare la formula al tuo bambino. Troppo facilmente negli ospedali lo suggeriscono, come se allattare non fosse un gesto naturale, che ha solo bisogno dei tempi giusti e del supporto giusto. Bisogna quindi cercare aiuto finchè non si trova la persona competente e che sappia dare suggerimenti pertinenti. A volte basta poco, un piccolo suggerimento può cambiare tutto. Se io non fossi stata preparata, determinata e sicura delle mie scelte, avrei mollato il primo giorno e mia figlia non sarebbe stata allattata al seno senza un reale motivo! Io ero anche supportata dalla mia ostetrica di fiducia che mi ha seguito in gravidanza e durante il parto privatamente. Ma chi non ha questo tipo di supporto (che consiglio vivamente a tutte..!), può rivolgersi ad esempio alle consulenti della Leche League http://www.lllitalia.org/.
Anche solo telefonicamente o via mail possono aiutare tutte le neo mamme bisognose di aiuto per continuare ad allattare con serenità anche quando sembra di non poterlo più fare, ma lo si desidera davvero molto per il bene del proprio bambino.
Anche qui abbiamo approfondito l’argomento allattamento nell’articolo https://siamocosi.com/2011/12/30/allattare-tutto-il-bene-che-vuoi-a-tuo-figlio/